R1 – Your Personal Humanoid
L’umanoide che ha aperto la strada.

Il futuro della robotica è relazionale

Nel 2016, l’Istituto Italiano di Tecnologia ha presentato R1: un robot pensato per affiancare l’essere umano nella vita quotidiana e in contesti professionali.
Un progetto pionieristico, sviluppato con il contributo di 6.14 e disegnato da Giulio Iacchetti. R1 è stato costruito per comunicare, ascoltare e interagire.

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“Come si costruisce fiducia tra uomo e macchina?”

6.14 ha risposto progettando una piattaforma espressiva in grado di generare accettazione, empatia e relazione.
 È nato così un linguaggio meta-umano, visivo ed emotivo, che fonde espressioni umane e codici tecnologici (iconografie, infografiche, texture) per rendere R1 leggibile e accessibile.

Linguaggio unico, identità integrata

R1 non comunica con una sola “voce”, ma con tutto il suo corpo: interfaccia, materiali, forme, movimento. Ogni elemento è parte di un sistema coerente, progettato per attivare empatia e fiducia. L’obiettivo non è solo far funzionare la tecnologia, ma farla accettare, creare relazione. 
”Building Human Acceptance” è il principio guida: un nuovo linguaggio per una nuova presenza.

R1 – Your Personal Humanoid L’umanoide che ha aperto la strada.

Il futuro della robotica è relazionale

Nel 2016, l’Istituto Italiano di Tecnologia ha presentato R1: un robot pensato per affiancare l’essere umano nella vita quotidiana e in contesti professionali.
Un progetto pionieristico, sviluppato con il contributo di 6.14 e disegnato da Giulio Iacchetti. R1 è stato costruito per comunicare, ascoltare e interagire.

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“Come si costruisce fiducia tra uomo e macchina?”

6.14 ha risposto progettando una piattaforma espressiva in grado di generare accettazione, empatia e relazione.
 È nato così un linguaggio meta-umano, visivo ed emotivo, che fonde espressioni umane e codici tecnologici (iconografie, infografiche, texture) per rendere R1 leggibile e accessibile.

Linguaggio unico, identità integrata

R1 non comunica con una sola “voce”, ma con tutto il suo corpo: interfaccia, materiali, forme, movimento. Ogni elemento è parte di un sistema coerente, progettato per attivare empatia e fiducia. L’obiettivo non è solo far funzionare la tecnologia, ma farla accettare, creare relazione. 
”Building Human Acceptance” è il principio guida: un nuovo linguaggio per una nuova presenza.